Anni fa, quando se non avevi la "special" eri nessuno, un folle collezionista decise di far produrre un esemplare ad oggi raro di Norstar e quindi abbinare ad un telaio Norton un motore Bsa. Il "motore" BSA per eccellenza ovvero un DBD34 ABSAF 660cc.
Questa moto rimase nella storia per eccesso e carattere, più volte menzionata in articoli di rivista con titoli esuberanti per poi essere riposta in un garage.
Venne il giorno che come al solito, quando non puoi e non vuoi, la comprai. Passarono ancora anni e poi il risveglio.
Il risveglio dopo anni di letargo è stato emozionante per diversi aspetti. Il primo in assoluto è quello che fascino che questa moto ha e che negli anni ha mantenuto sopratutto in un periodo in qui il vero senso motoristico dei mezzi si è perso. Una linea netta, essenziale ed allo stesso tempo ignorante che lascia sempre senza fiato sopratutto uno come me.
Ore 8.00 - Abruzzo - CDA Ortona
Furgone caricato alla sera, dopo una settimana di lavoro e mille impegni. Ultime regolazioni, ultimi aggiustamenti rigorosamente con nastro, fascette e più brutalmente ferro filato.
Tuta, stivali, casco e benzina.
Primo turno finito al secondo giro. Residui nel serbatoio tappano tutto e mi lasciano sotto il primo solo nel centro della pista. In aggiunta i primi sputacchi di olio sugli stivali ed il commento del marschall che mi chiede "siamo sicuri?"
Tutto pronto per rientrare. Benzina ovunque, nelle mani, sulla tuta e nella tuta ma va bene cosi. Fluidità e maneggevolezza abbondano, motore poderoso fino ai 7500rpm- Un pò di paura ma poi grande confidenza fino a non voler più scendere.
Successivamente altri due turni di test sempre con un sorriso a 90 denti e con sporadiche urla di felicità nel casco. Felicità per aver ridato gloria ad un Stella D'Argento!