sabato 15 gennaio 2011

Porsche 917 Stuttgard

La Porsche 917 è una vettura da competizione della Porsche, nota al pubblico soprattutto per le sue imprese alla celebre gara di resistenza 24 Ore di Le Mans.
Infatti questo modello ha portato alla casa tedesca la prima affermazione nella famosa competizione automobilistica nel 1970, vittoria bissata subito l'anno successivo. La macchina vincente apparteneva al team automobilistico Porsche austriaco con sede a Salisburgo ed era pilotata dal pilota tedesco Hans Herrmann e dal britannico Richard Attwood.
La Porsche 917K vince la 24 Ore di Le Mans 1970 con l'equipaggio Hans Herrmann e Richard Attwood; e nel 1971 con Helmut Marko e Gijs van Lennep, in questa edizione stabilisce anche la maggiore percorrenza chilometrica della gara coprendo 5.335,31 km alla media di 222,304 km/h, primato invariato sino al 2010 e reso possibile dalla conformazione del circuito molto più veloce rispetto alle versioni successive.[15][16]
Sia nel 1970 sia nel 1971 la 917 si aggiudica il Campionato Mondiale Sportprototipi.
In America vince nel 1970 e 1971 la 24 Ore di Daytona, nel 1972 al 1973 il Campionato Can-Am.

Film
Questa vettura diventa ancora più famosa col film prodotto, girato e interpretato come protagonista da Steve McQueen Le 24 Ore di Le Mans del 1971, dove l'attore americano (pilota della Gulf Porsche 917) nonostante un terribile incidente che distrugge la sua vettura, riesce a portare alla vittoria il suo compagno di squadra alla guida di una vettura gemella. Antagonista principale della Porsche era la Ferrari 512 S costruita dalla casa di Maranello per competere con la casa tedesca.



martedì 11 gennaio 2011

Rebello.






La storia di questo glorioso marchio inizia da quella del suo fondatore, Alfonso Morini classe 1898. Sin da giovanissimo Alfonso dimostra grande passione per la meccanica e per i motori oltre ad ambizioni imprenditoriali, che lo portano, dopo una breve esperienza presso una officina di riparazioni motori,  a mettersi in proprio, aprendo una piccola officina di motoriparatore. Era il 1914, e da li a poco lo scoppio della prima guerra mondiale lo costringeva però a sospendere l'attività.
 Durante il conflitto Alfonso si arruola volontario, riuscendo ad entrare nell' VIII Reparto motocicli di Padova, dove può incrementare la sua esperienza lavorando su svariati modelli di motocicli italiani ed esteri. Alla fine del conflitto Alfonso Morini torna nella sua piccola officina di legno in via Selvatica a Bologna, dove riprende l'attività di motoriparatore. In quegli anni cresce in lui la voglia di progettare motociclette, dedicando il poco tempo libero e le ore notturne a questi progetti....

.....Il Rebello fu probabilmente la motocicletta da corsa più moderna della sua generazione; innanzi tutto conciliava perfettamente il lato estetico con quello tecnico, cosa non facile neppure negli anni settanta e, inoltre riuniva in ogni parte ciclistica e meccanica quanto di più moderno l'evoluzione del motociclismo agonistico avesse creato. Grazie a questi suoi requisiti, oltre al Giro d'Italia del '55, la Morini Rebello si aggiudicò quello del '56 e la Milano-Taranto del 1955. Il suo miglior pilota fu Walter Tassinari, il quale la portò al successo anche in gare di seconda e prima categoria. Lievemente maggiorata nella cilindrata, e dotata di distribuzione bialbero anziché monoalbero "sdoppiato", la rebello creò in pista le premesse per il debutto della gloriosa e leggendaria 250.

domenica 9 gennaio 2011

Biennale_010







La Biennale di Venezia è un organismo non profit sostenuto dallo stato italiano. Nasce come società di cultura nel 1895 con il fine di stimolare l'attività artistica e il mercato dell'arte nella città di Venezia. A far decollare l'iniziativa fu un gruppo di intellettuali veneziani capeggiati dal sindaco del tempo, Riccardo Selvatico. Sia la Mostra internazionale d'arte che Mostra internazionale d'arte cinematografica sono le prime manifestazioni realizzate nel loro genere ancora esistenti.

sabato 8 gennaio 2011

Maserati 1000Miglia.





Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno) è lo stesso della gara originale, così come il punto di partenza/arrivo (allora Viale Rebuffone, oggi Viale Venezia). La corsa venne ideata come gara unica (non a tappe) e organizzata dal conte Aymo Maggi con l'aiuto di Renzo Castagneto, dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia; tutto ciò insieme a Franco Mazzotti primo finanziatore.
Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1.600 km (corrispondenti a circa mille miglia, da cui il nome). Solo dopo la fine della prima Mille Miglia si decise, visto l'enorme successo, di ripetere la prova negli anni a venire.
Nelle successive edizioni il tracciato fu modificato per tredici volte.La prima edizione partì il 26 marzo 1927, con la partecipazione di settantasette equipaggi, due soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 HP spider). Ventidue vetture furono costrette al ritiro e cinquantacinque portarono a termine la corsa. I vincitori - Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi - a bordo di una OM, completarono il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di km/h 77,238.

Soggetti in quota.

venerdì 7 gennaio 2011

GirovaGanzo.

C'è un amico, uno di quelli stretti, diciamo un fratello.....è un Ganzo.

Il miglior amico dell'uomo.

Il miglior amico, quello che ti capisce, quello che non ti stufa e che non si stufa.....

Orizzonte alla marina.

Sguardi

Certi sguardi sono insignificanti, alcuni......

La chiamavano Mercedes, 300sl.

GoodMorning!

Al mattino è lei la protagonista, la più anziana del gruppo, che più invecchia e meglio è!